domenica 7 febbraio 2010

I Dolcetti dell'Amore - San Valentino

Mettere in un pentolino su fuoco dolcissimo burro e miele, e farli amalgamare mescolando continuamente. Togliere dal fuoco e lasciare raffreddare un po' il liquido.
Intanto mescolare farina, lievito, zenzero e cannella in un recipiente. Fare la fontana, versarvi la miscela di burro e miele, e impastare per ottenere un composto da lasciar riposare qualche ora.
Stendere la pasta dello spessore di mezzo dito, tagliarla in piccoli pezzetti a forma di cuore (usando eventualmente una formella taglia biscotti a cuore), e passare i dolcetti in forno ben caldo per una decina di minuti.

sabato 2 gennaio 2010

LA LEGGENDA DELLA BEFANA

La leggenda della Befana è nata quando i Re Magi partirono carichi di doni (oro, incenso e mirra) per raggiungere Gesù Bambino nella grotta di Betlemme. Attraversarono molti paesi guidati dalla stella cometa e, in ogni luogo in cui passavano, gli abitanti accorrevano per conoscerli e unirsi a loro. Ci fu soltanto una vecchietta che in un primo tempo voleva andare, ma all’ultimo momento cambiò idea, rifiutandosi di seguirli. Il giorno dopo, ravvedutasi, cercò di raggiungere i Re Magi, che erano ormai troppo lontani per essere raggiunti. Per questo la vecchietta non vide Gesù Bambino, né quella volta, né mai. Da allora ella, nella notte fra il 5 e il 6 Gennaio, volando su una scopa con un sacco sulle spalle, passa per le case a portare ai bambini buoni i doni che non fu capace di dare a Gesù.

Così da quel giorno il suo vagare non conosce sosta, impegnata a far visita ai bambini di tutto il mondo nel tentativo di trovare Gesù. Gli studiosi delle tradizioni etnico-popolari fanno notare come la Befana conservi anche un tratto ambiguo, quasi da strega.
Si suppone che essa possa avere qualche sorta di legame con la “vecchia” che si brucia in piazza per festeggiare la fine dell’anno: un simbolo della ciclicità del tempo che continuamente finisce e ricomincia. Ma la tradizione della bruciatura di fantocci si perde nella notte dei tempi, e discende da tradizioni magiche precristiane, prima di fondersi con elementi folcloristici e cristiani. E’ infatti una tradizione dei popoli celtici, che erano insediati in tutta la pianura padana e su parte delle Alpi.
I Celti celebravano strani riti (officiati da maghi-sacerdoti chiamati druidi) durante i quali grandi fantocci di vimini venivano dati alle fiamme per onorare divinità maligne misteriose, tanto che si usava legare insieme ai fantocci vittime sacrificali, animali e prigionieri di guerra.

Attualmente il sei gennaio si festeggia in diversi modi nel mondo, evidenziando come la tradizione della vecchietta a cavallo della scopa con i vestiti stracciati esista solo in Italia.
Ad esempio in Francia nel giorno dell’Epifania si usa fare un dolce speciale, all’interno del quale si nasconde una fava. Chi la trova diventa per quel giorno il re o la regina della festa.
In Islanda il 6 gennaio viene chiamato il tredicesimo, poiché da Natale fino a questa data trascorrono 13 giorni. I festeggiamenti iniziano con una fiaccolata, alla quale partecipano anche il re e la regina degli elfi. A metà strada arriva anche l’ultimo dei Babbo Natale, il tredicesimo (il primo Babbo Natale arriva l’11 dicembre e poi ne arriva uno ogni giorno fino a Natale, poi dal 25 dicembre in poi ne va via uno al giorno). Tutto ha fine con un falò e fuochi d’artificio.
In Spagna la sera del 5 gennaio i bambini attendono i doni dei Re Magi e mettono davanti alla porta un bicchier d’acqua per i cammelli assetati e anche qualcosa da mangiare e una scarpa. In molte città si tiene un corteo durante il quale i Re Magi sfilano per le vie su dei carri riccamente decorati.
Anche in Germania i Re Magi sono protagonisti. Le persone di religione cattolica vanno a messa. Ma il 6 Gennaio non è un giorno festivo, si lavora come al solito e i bambini vanno a scuola.
In Romania i bambini attendono l’arrivo dei re Magi e il 6 gennaio propongono racconti in cambio di qualche spicciolo.
In Ungheria i bambini si vestono da Re Magi e poi vanno di casa in casa portandosi dietro un presepe e in cambio ricevono qualche soldo.
In Russia torna protagonista una figura simile alla nostra befana, chiamata "Babuschka", una vecchietta che, accompagnata da un certo Padre Gelo, distribuisce regali a tutti i bambini.
In Italia la Befana, è raffigurata da una vecchietta che, volando su una scopa, la notte del 5 Gennaio, porta doni ai bambini. Indossa uno scialle sulla testa ed abiti scuri strappati e sporchi di fuliggine, perché per entrare nelle case, quando i bambini dormono, si cala giù dal camino e riempie la calza, da essi preparata la sera prima, di bambole, macchinine, libri, giochi vari e dolciumi. Per chi è stato disubbidiente, la Befana porterà carbone, cipolle, cenere o aglio.

giovedì 29 ottobre 2009

Halloween: origini, storia e tradizioni

La parola Halloween ha un'origine anglosassone e probabilmente deriva da una contrazione della frase "All Hallows Eve"ovvero la notte di Ognissanti.
Nell'Irlanda celtica questa notte coincideva con la fine dell'estate e i colori tipici erano l'arancio, per ricordare la mietitura e quindi la fine dell'estate ed il nero per simboleggiare l'imminente buio dell'inverno. E' per questo motivo che i colori che caratterizzano Halloween sono l'arancio ed il nero. Narra una leggenda che gli spiriti erranti dei morti durante l'anno, tornassero la notte del 31 ottobre in cerca di un corpo da possedere per l'anno successivo.
Ovviamente i vivi non volevano essere posseduti! I contadini dei villaggi, perciò, rendevano le loro case fredde ed indesiderabili spegnendo i fuochi nei camini, rendendo i loro corpi orribili mascherandosi da mostri e gironzolando tra le case per far scappare di paura tutti gli spiriti che incontravano.
Le tradizioni che accompagnano la notte di Halloween sono due: "Dolcetto o scherzetto" ha origini lontane e si dice che il 1° novembre, i primi Cristiani vagassero di villaggio in villaggio elemosinando un po' di "pane d'anima", un dolce di forma quadrata con l'uva passa. Più dolci ricevevano più preghiere promettevano per i parenti defunti dei donatori.La tradizione di Jack-o-lantern deriva probabilmente dal folklore iralndese. Si racconta che un uomo di nome Jack, noto baro e malfattore, ingannò Satana sfidandolo nella notte di Ognissanti a scalare un albero sulla cui corteccia incise una croce intrappolandolo tra i rami. Jack fece un patto col diavolo: se non lo avesse più indotto in tentazione lo avrebbe fatto scendere dall'albero.
Alla morte di Jack, continua la leggenda, gli venne impedito di entrare in paradiso a causa della cattiva condotta avuta in vita, ma gli venne negato l'ingresso anche all'inferno perché aveva ingannato il diavolo. Allora Satana gli porse un piccolo tizzone d'inferno per illuminare la via nella tremenda tenebra che lo attorniava. Per far durare più a lungo la fiamma Jack scavò un grosso cavolo rapa e ve la pose all'interno. In origine erano usati i cavoli rapa ma poi si scoprì che le zucche erano più grosse e più facili da scavare dei cavoli rapa. Ecco perché a tutt'oggi Jack-o-lantern è una zucca intagliata al cui interno è posata una lanterna.

domenica 18 ottobre 2009

La minestra di sassi

In tempo di guerra, in un paese desolato, viveva esiliato, un uomo soldato. Girando per le strade, cercava le cibarie, avendo molta cura, di campare finché dura. I pochi abitanti, vivevano murati, del giovane soldato, ahimè, neppur lo sguardo!
“Inutile pregare per continuare a mangiare. C'è solo da aguzzare, per potersi sfamare”
Col berretto accartocciato pensava l'esiliato. Di tirar fuori l'arma non era sua misura.
Che in terra e nel creato, lui non ha mai sparato. Per scovare soluzione, si rifugia in un cannone, e sforzandosi la mente, riesce speditamente; deliberatamente in barba al Dio inclemente! Con il passo indaffarato e lo sguardo interessato, raccoglie dal terreno, i sassi più sgargianti che nel suo pentolone, facendo un gran rumore, cuociono nell'acqua, al par di un minestrone!
“Pancia mia fatti capanna, che stavolta sì che si mangia!”
Parlava concitato, l'astuto pio soldato. Gli abitanti che in testa hanno per natura solo segatura, s'avviavano a domandare della pietanza al naturale
“E' una ricetta clandestina- rispondeva la faina- per gusti ricercati e poco collaudati”
“Faccela assaggiare, per poterti consigliare”
Chiedevano curiosi, eppure un po invidiosi, e il soldato birichino, chiedeva il rosmarino
“Ma sa troppo di terra!” diceva Serenella
“Veramente per poterla assaporare, le patate son necessarie”
E il marito gridava il suo potere: “Patate, Serenella, per provare questa cena!”
E per tutta la durata, la verdura fu trovata la patata, la cicoria, la pastina e la salsiccia tutto dentro il pentolone, che fumava in successione! Il soldato e i paesani, mangiarono entusiasti e capita la lezione, recitarono in commozione: “ Scusaci soldato, non avevamo ben afferrato, che pure in povertà, l'aiuto tanto fa.”

venerdì 11 settembre 2009

Stiamo rivedendo il menù, con piatti stagionali e altre novità...

Prime su tutte:

Tagliatelle rosse con sarde fresche

Per la pasta procedere come una qualsiasi tagliatella di pasta fresca con aggiunta di barbabietola rossa cotta al forno e frullata.In una padella scaldare dell'olio , uno spicchio d'aglio, qualche cappero, qualche oliva, una manciatina di pinoli e pistacchi freschi, scorza di agrumi, rosmarino e altre erbe fresche a piacimento.Fare riscaldare il tutto per insaporire l 'olio senza fare bruciare gli ingredienti, aggiungere 6 sarde fresche a persona precedentemente pulite e diliscate, aggiungerle al battuto e lasciare cuocere qualche minuto.Unire la pasta al dente e mantecare con acqua di cottura, trito di prezzemolo fresco e un filo d'olio a crudo.

E poi...

Penne con patate pancetta profumata al rosmarino

Tagliare a cubetti le patate.Farle bollire lasciandole al dente.In una padella scaldare poco olio , uno spicchio d'aglio e la pancetta tagliata a cubetti.Cuocere le penne o in alternativa della pasta di kamuto grano saraceno.Aggiungere alla pancetta le patate e saltarvi la pasta aggiungendo una manciata di pecorino gratuggiato e una presa di pepe.Servire ben calde con delle striscioline di pancetta croccante.

Buon appetito!!.....